Roma 15-16-17 Novembre
Partecipare a questo Simposio è stato per me molto emozionante perché è il primo grande evento al quale ho partecipato come Nutrizionista. Mi sono sentita parte di un gruppo di professionisti che hanno lo stesso pensiero e la stessa voglia di mettere in pratica quello che le evidenze scientifiche stanno avvalorando anche in campo nutrizionale.
La medicina funzionale si sta diffondendo in modo esponenziale in altri stati come gli Stati Uniti, l’Inghilterra e la Nuova Zelanda. Qui in Italia siamo ancora agli albori, ma la voglia di mettersi in gioco e di diffonderla è molto forte.
Nel corso del Simposio, sono intervenuti professionisti esteri e italiani di alto spessore e cultura in medicina funzionale, come il Dott. Fasano, il Dott. Bevacqua e il Dott. O’Brian, solo per citarne alcuni.
Hanno spiegato come la nutrizione e la micronutrizione siano in grado di risolvere – o, per lo meno, alleviare – sintomi che non sono legati ad una causa organica specifica o ad una malattia definita, ma che dipendono da una infiammazione cronica di origine sconosciuta.
L’approccio della medicina funzionale consiste nel capire quali meccanismi facciano acutizzare certi disturbi prendendo in considerazione la persona e il suo stile di vita e non la malattia in sé.
In particolare, la medicina funzionale si occupa non tanto delle malattie acute, ma di quelle cronico degenerative che sono sempre più in aumento e sono quelle strettamente collegate alla qualità dello stile di vita. Esempi di tali patologie sono la psoriasi che è una malattia autoimmune ed il declino cognitivo.
Quindi lo scopo non è quello di arginare il danno, ma quello di capire e modulare le cause che lo hanno scatenato partendo da un’anamnesi approfondita della persona e confermata da diagnosi cliniche.
Il percorso che propone la medicina funzionale può accompagnare la medicina tradizionale e dove la medicina tradizionale non riesce a risolvere, la medicina funzionale può dare un risultato inaspettato.
Per modulare e eliminare la causa scatenante di un disturbo si devono prendere in considerazione vari fattori:
- l’alimentazione
- la gestione dello stress
- il corretto riposo notturno
- la costante attività fisica
- la disintossicazione da sostanze inquinanti presenti nell’ambiente
Chi intraprende un percorso di medicina funzionale, si apre ad un approccio multidisciplinare: è la medicina del domani che si accompagna benissimo ad uno stile di vita salutare basato sull’alimentazione sana.
Sono tornata a casa con grande entusiasmo e con la voglia di mettere in pratica gli spunti emersi da questo evento. Ho la convinzione ancora più rafforzata che con la nutrizione funzionale personalizzata si possono ottenere grandi risultati.
Durante il viaggio di ritorno mi sono immersa nella lettura del libro del Dott. Bevacqua, un libro di grande interesse e che consiglio a chi voglia approfondire la conoscenza della “medicina del domani”.
Dott.ssa Paola Proietti Cesaretti