Come Dimagrire

Come si fa per dimagrire e per mantenere il giusto peso? Il metodo efficace è basato essenzialmente sulla dieta e sull’attività fisica.

La dieta è il perno della cura dal momento che l’eccesso di grasso (e di peso) dipende dall’introduzione abituale di una quantità di calorie eccedente le calorie abitualmente consumate (bilancio energetico positivo).

Per perdere peso è necessario che il soggetto con eccesso di grasso corporeo introduca meno calorie di quelle che consuma (bilancio energetico negativo), in modo che l’organismo sia costretto ad utilizzare le riserve energetiche accumulate nel tessuto grasso.

Ad esempio, se il fabbisogno di un soggetto è di 2700 calorie al giorno, l’assunzione con la dieta di sole 1700 calorie corrisponde ad un deficit quotidiano di 1000 calorie e, poiché un chilogrammo di tessuto grasso corrisponde a 7000 calorie, con questa dieta si ottiene una perdita di peso di circa un chilogrammo alla settimana.

Questa, in un individuo obeso che vuole dimagrire, è la perdita ottimale di peso, se non vi sono particolari motivi di urgenza, perché una dieta drastica provoca un dimagrimento rapido, ma presenta vari inconvenienti, in particolare la perdita di muscolatura, l’insufficienza di nutrienti indispensabili ed espone maggiormente al rischio di recidive.

Quindi la dieta dimagrante deve essere giudiziosamente ipocalorica, completa, varia, equilibrata e gradevole.

Il biotipo Androide rappresentato dalla forma della mela rossa ed il biotipo Genoide dalla forma della pera gialla sono casi studiati dalla Nutrizionista Dott.ssa Paola Proietti Cesaretti by thewealthyspoon

Il Rapporto Vita-Fianchi

Nel corso di una visita nutrizionale vengono rilevate le misure antropometriche del soggetto che sono indispensabili per fare una valutazione completa.

Le principali misure rilevate sono quelle del girovita, dei fianchi, del peso e dell’altezza. 

Già dall’analisi di questi semplici parametri si possono ottenere molte informazioni sulla composizione corporea e sul metabolismo della persona. Questa valutazione ci permette di conseguenza di decidere quale protocollo nutrizionale intraprendere.

In particolare, il rapporto tra il girovita e la circonferenza dei fianchi – detto anche WHR, acronimo di “Waist-to-Hip Ratio” – ha una certa rilevanza clinica. 

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Angelo natalizio, una porzione di mandorlato su cucchiaio di legno e mandaranci, composizione della Nutrizionista Dott.ssa Paola Proietti Cesaretti by thewealthyspoon

Convivialità e piacere di mangiare sano

Le Festività Natalizie rappresentano un momento di gioia, di relax e di convivialità assieme alle persone care. 

Spesso però, tra una festa e l’altra, ci si ritrova a mangiare più del necessario cibi più calorici del solito e non sempre adeguati allo stile alimentare quotidiano. 

Il rischio è quello di non digerire bene e di soffrire dei disturbi legati all’eccesso alimentare (mal di testa, gonfiore, nausea). 

Non solo, ma il rischio è anche quello di trovarsi con qualche chilo di troppo al termine delle festività annullando così gli effetti positivi del protocollo alimentare che si sta seguendo.

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Cavolfiore su piatto ovale pronto per la preparazione proposto dalla Nutrizionista Dott.ssa Paola Proietti Cesaretti by thewealthyspoon

Cavolfiore a Basso Indice Glicemico

Ricetta per un cavolfiore preparato al forno

Ingredienti

  • un cavolfiore bianco
  • 2 cucchiai di lievito secco inattivato
  • un cucchiaio scarso di pane integrale grattugiato
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe.

Tip

Utilizza il modulo per la Lista della Spesa preparato dalla Nutrizionista Dott.ssa Paola Proietti Cesaretti per la programmazione settimanale!

Preparazione

Tagliare il cavolfiore a fette larghe 1 cm circa.

Disporlo su una teglia rivestita di carta da forno.

Spolverizzare sopra il cavolfiore il pane integrale grattugiato, il sale, il pepe e il lievito secco.

Versare un filo d’olio e infornare a 185° per circa 20-25 minuti.

Servite in Tavola!

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Due cucchiai in legno che rappresentano thewealthyspoon ed il menù di un ristorante, suggerimenti per mangiare fuori casa della Nutrizionista Dott.ssa Paola Proietti Cesaretti

Mangiare fuori casa

Mangiare al ristorante spesso risulta una situazione difficile da gestire per chi sta seguendo un percorso nutrizionale.

In particolare, se nel protocollo personalizzato sono previste delle limitazioni di alcuni alimenti e di alcuni tipi di cottura o condimenti, allora è tanto più difficile organizzarsi.

Mangiare fuori casa dovrebbe essere sempre un momento di relax e non di stress nel caso sia un pranzo o cena di lavoro che una uscita conviviale. 

Come gestire questa evenienza? Per evitare che diventi appunto una situazione di stress, cosa sconveniente sia per la dieta che per il lavoro, ci sono delle semplici regole da seguire, che, in qualità di nutrizionista, ho il piacere di suggerirvi.

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Tazza di tisana calda accompagnata da basilico sacro su cucchiaio di legno proposta dalla Nutrizionista Dott.ssa Paola Proietti Cesaretti by thewealthyspoon

Mangiare bene per dormire bene

Durante la notte tra il 26 e 27 Ottobre è tornata in vigore l’ora solare e abbiamo potuto dormire un’ora in più. Il nostro organismo sicuramente ne ha tratto beneficio, specialmente se siamo riusciti a riposare bene. 

Diversi studi hanno ampiamente evidenziato infatti come un sonno ristoratore lungo almeno 6-7 ore apporti dei benefici psicofisici importanti per il nostro organismo.

Vediamo alcuni di questi studi al cui testo integrale potete risalire seguendo i link riportati nella pagina di Bibliografia.

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Donne alla lezione di ginnastica artistica: in tutino nero a braccia alzate, di una certa età, la menopausa è una patologia che la Nutrizionista Dott.ssa Paola Proietti Cesaretti può aiutare a mitigare by thewealthyspoon

La Menopausa

La menopausa è un momento fisiologico della vita della donna che si verifica tra i 45 e 55 anni e viene confermata quando il ciclo non compare da almeno 12 mesi continuativi. La caratteristica principale è il calo degli ormoni femminili (estrogeni e progestinici) con conseguente termine della fertilità.

A seguito di questo cambiamento ormonale, la menopausa è caratterizzata da vari disturbi la cui intensità varia in maniera individuale. Si tratta di disturbi legati alla sfera neurovegetativa (vampate, sudorazione e disturbi del sonno), a quella psicoemotiva (sbalzi di umore, demotivazione e ansia), ma anche a quella fisica (aumento di peso, aumento del colesterolo e ipertensione). 

Alcuni fattori tendono ad aggravare questi disturbi come ad esempio lo stress, la sedentarietà e il tipo di alimentazione.

L’aumento di peso, in particolare a livello addominale, è un disturbo che colpisce più del 50% delle donne in menopausa oltre i 50 anni. 

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